Clara Minissale

pensieri e parole in punta di coltello. E forchetta

Luoghi, Persone

Quando Palermo profumava di anice, carruba e caffè: le caramelle Terranova

C’è stato un periodo, a Palermo, in cui il centro storico profumava di anice, carruba e caffè. E quest’anno, che per la città è quello della cultura per eccellenza, voglio raccontare tre storie di famiglie che, ciascuna nel proprio settore, hanno segnato usi e costumi dei palermitani, custodendo e tramandando un sistema di saperi che certamente è entrato a far parte del bagaglio culturale della città. Oggi come allora. Perché tutte e tre le aziende sono rimaste esattamente nello stesso luogo, nel raggio di meno di un chilometro l’una dall’altra, a segnare un antico triangolo produttivo nel cuore della città, dando vita a quella singolare mescolanza di storia e tradizione, imprenditoria e lungimiranza che solo certa tempra di siciliani sa avere.

Se chiedi a Giacomo Terranova quali siano gli ingredienti delle sue caramelle, lui ti risponde: passione, anima e cuore.  Lui che in questa fabbrica a pochi passi dalle bancarelle di Ballarò, il mercato più antico di Palermo, praticamente ci è nato e cresciuto, oggi, dopo tanti anni, si diverte ancora a mescolare, tagliare, impacchettare piccole dolcezze da quattro grammi ciascuna che fanno felici i palati di grandi e piccoli. “Avevo otto anni quando ho cominciato a venire a bottega alternando scuola e lavoro. Praticamente sono nato sui pacchi di zucchero. Ma mi aggiorno sempre – dice – perché mi piace l’idea che il nostro modello di azienda sia esportabile anche fuori dalla Sicilia, per raccontare che quest’Isola è anche altro”.

caramelle Terranova

La storia delle caramelle Terranova porta parecchio indietro nel tempo e precisamente al 1890 quando uno degli avi di Giacomo, che per le sue conoscenze di erbe e infusi veniva chiamato l’alchimista, diede il via a questo lungo viaggio in un mondo di carrube e zucchero. La fama di questa azienda, infatti, è legata principalmente alle caramelle alla carruba, frutto del quale l’alchimista conosceva tutte le proprietà che pensò di “imprigionare” all’interno dello zucchero perché fossero a disposizione di tutti.

Da allora, in via Albergheria a Palermo non si è mai smesso di produrle. “Abbiamo affinato la tecnica – racconta Giacomo – e oggi il concentrato che sta alla base delle caramelle lo fa, dietro nostro brevetto, un’azienda di Ragusa, dove c’è la più alta produzione di carrube dell’Isola. Tutta la lavorazione, invece, la facciamo qui”.

caramelle Terranova

Non c’è palermitano che non ricordi le caramelle alla carruba Terranova che, grazie alla visione lungimirante del nonno di Giacomo, venivano vendute anche in farmacia. Oggi si direbbe che sono un prodotto nutraceutico (cosa, peraltro, certificata dal professore Gilmo Cirrincione). In passato bastava un semplice “fanno bene” tramandato da nonna a mamma.

Oggi la gestione dell’azienda è affidata alla quinta generazione di Terranova che fa tesoro della storia di famiglia e guarda avanti. “Ognuno dovrebbe fare ciò che sa fare meglio – dicono – per questo abbiamo deciso di esternalizzare alcune cose ma ci sono dei punti fermi dai quali non possiamo prescindere: cerchiamo di reperire quante più materie prime in Sicilia perché stare in questa terra è per noi motivo di orgoglio. Le nostre caramelle sono fatte con tre soli ingredienti: sciroppo di glucosio, zucchero e concentrato di frutta”.

caramelle Terranova

Oggi, come più di cento anni fa, le caramelle alla carruba sono il loro cavallo di battaglia, gradite a grandi e piccoli in tutto il meridione, le più richieste insieme con le caramelle allo zenzero e al fico d’India. E adesso si comincia anche ad esportarle nel resto d’Italia e in Europa ed è attivo anche l’e-commerce.

“Ci dicevano che eravamo bravi e così, negli ultimi dieci anni abbiamo deciso di ampliare la gamma dei gusti disponibili, facendo altre caramelle ma sempre con lo stesso know how”.

Perché fare caramelle perfette non è semplice. “Plasmare la materia è un’arte – afferma Giacomo – e ci sono tante variabili alle quali stare attenti per mantenere gli standard qualitativi. E’ quando, ancora oggi, i nostri stessi concittadini scoprono, increduli, che le caramelle della loro infanzia vengono fatte qui, che ci sentiamo davvero orgogliosi. Il gradimento dei nostri clienti è la più grande soddisfazione ed è il motivo per il quale io ancora mi diverto a fare questo lavoro”.

 

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